Appassionati di pesce crudo? Attenzione all’anisakis

Negli ultimi anni il consumo di pesce crudo in Italia ha avuto un enorme successo, infatti, quasi tutti i ristoranti di pesce propongono nel loro menù almeno un piatto di cruditè, per non parlare del grande successo avuto dal sushi. Molti consumatori stanno iniziando a preparare anche a casa propria questo tipo di ricette, per questo è molto importante conoscere e fare attenzione ad uno sgradito ospite: l’anisakis.

L’anisakis è un parassita dei pesci che può provocare nell’uomo una malattia pericolosa conosciuta come anisakidosi.

Questo piccolo verme solitamente si nasconde nelle pareti dello stomaco del proprio ospite, ma è in grado di passare facilmente anche nelle carni dei pesci. Per questo motivo se non si pone sufficiente attenzione può essere ingerito involontariamente.

L’anisakidosi non è certamente piacevole da provare e può risultare molto pericolosa, i principali sintomi comprendono: dolori addominali, nausea, vomito, diarrea, febbre, ma nei casi più gravi si può arrivare alla perforazione intestinale e dello stomaco. I sintomi possono apparire quasi immediatamente, ma anche dopo un paio di settimane. Questo parassita è inoltre capace di provocare forti allergie che possono arrivare fino allo shock anafilattico e nel peggiore dei casi alla morte nei pazienti particolarmente sensibili.

Per queste ragioni è importante cercare di evitare ogni rischio, non consumando pesce crudo o poco cotto senza aver prima preso le dovute precauzioni. La cottura del pesce deve superare i 60°C, per almeno 10 minuti, in questo modo il parassita muore. Se invece volete consumare il pesce crudo bisogna prima essere sicuri di aver ucciso l’anisakis attraverso l’uso della bassa temperatura. Il pesce deve essere tenuto in congelatore domestico (a 3 o più stelle) a -18°C per almeno 96 ore, oppure se avete a disposizione un abbattitore di temperatura per almeno 24 ore a -20°C o a -35°C per almeno 15 ore.

Sono sufficienti queste piccole ma importanti precauzioni per evitare ogni problema, perciò non spaventatevi e continuate a mangiare il pesce preparato nel modo che più preferite.

Photo credit: www.nauticalnewstoday.com