Blue economy: le 3 startup che stanno rivoluzionando i nostri mari

Avete mai sentito parlare di blue economy? È un modello di sviluppo economico che come obiettivo ha la rivoluzione economica mondiale con un approccio sostenibile. Questo termine è stato usato nella prima volta da Gunter Pauli nel suo libro Blue economy. 10 anni. 100 innovazioni.100 milioni di posti di lavoro. In cui parla di una forma di economia sostenibile simile alla green economy.

Prima di parlare di blue economy bisogna introdurre una disciplina scientifica non ancora conosciuta: la biomimesi. Si occupa di studiare i processi biologici e biomeccanici della flora e della fauna terrestre. Gli scienziati studiano la natura per creare delle soluzioni da applicare alle nostre vite. Questa scienza risulta importante nella blue economy perché attraverso lo studio del funzionamento della natura è possibile migliorare le tecniche di produzione e trasformazione, con impatti importanti in ambito economico, ma anche sociale e ambientale.

Che differenza c’è tra blue e green economy?

Lo scopo della green economy è quello di andare a chiedere all’imprese di investire risorse nella riduzione dell’impatto ambientale. La blue economy, invece, mira a eliminare tutte le emissioni dannose per il pianeta, andando a rivoluzionare i sistemi di produzione attraverso la biomimesi.

L’Europa, nel corso degli ultimi anni, sta puntando sempre di più sull’economia del mare: offre una grande opportunità per le imprese, per il settore finanziario e per ciascuno di noi, per valorizzare l’oceano, le coste e rispettare l’ecosistema marino, creando nuovi posti di lavoro e uno sviluppo sociale.

Le tre startup in Europa che stanno innovando l’economia del mare.

Algama, si è messa come obiettivo quello di sfamare 10 miliardi di persone entro il 2050, preservando il pianeta e offrendo ai consumatori scelte alimentari aggiuntive e migliori. Fondata nel 2013, è leader mondiale nel cibo a base di microalghe e cercano di portare sul mercato alimenti a base di microalghe. Algama seleziona le alghe più promettenti e le trasforma in ingredienti utilizzabili. Questi ingredienti vengono quindi utilizzati per proporre alternative sostenibili ai prodotti di origine animale, come uova e carne, o come emulsioni per creare prodotti convenienti, allettanti e saporiti.

Notpla, ha sviluppato un materiale rivoluzionario a base di alghe e piante, un involucro biodegradabile entro 4-6 settimane. Il Notpla oltre a degradarsi in poche settimane, è anche commestibile, infatti potete semplicemente mangiarlo.

Ynsect, azienda francese fondata nel 2011, il loro obiettivo è quello di reinventare la catena alimentare offrendo a tutti i consumatori di tutto il mondo cibo naturale, sano, gustoso e sostenibile. Una nuova industria agroalimentare con la folle idea di allevare e lavorare gli insetti per contribuire alle grandi sfide del nostro tempo: nutrire la popolazione mondiale, preservare le risorse e la biodiversità e combattere il riscaldamento globale. Per ridurre quindi il pesce catturato e utilizzato per l’acquacoltura, la società francese ha creato delle proteine di insetti utilizzabili anche per gli animali domestici e per i mangimi.