Un gigante con due chele diverse che arriva sino a 8 chili

Ed ecco a voi la meraviglia delle meraviglie: il signor astice! È il protagonista dei piatti più prelibati, sia come antipasto che come primo piatto; dà infatti pregio ad una tavola imbandita, grazie al colore della sua corazza e alle sue carni bianche e rosate.

È un crostaceo della famiglia dei Nefropidi e possiede un carapace liscio e due chele di struttura diversa: la più grossa e pesante serve a rompere il guscio delle prede mentre quella più dentellata serve ad estrarla da quest’ultimo. Attraverso queste chele, riesce a difendersi dai predatori più temibili; sono animali molto territoriali, infatti ci sono spesso scontri tra i maschi più grossi tanto da perdere, durante le “battaglie”, parti del corpo.

Il suo peso può raggiungere gli 8 chili. Un astice può vivere fino a 20 anni (addirittura ci sono casi molto longevi fino ai 100 anni di età). L’astice si nutre prevalentemente di animali vivi, quali mitili e ricci di mare. Può accadere che si cibi delle carcasse di animali morti, quali pesci e altri mammiferi marini tipo le foche.

Come si pesca. Vive in acque molto fredde sui fondali rocciosi sino a 500 metri di profondità e viene catturato con nasse e reti negli Usa sino all’Europa del Nord.

Come si mangia. Il suo gusto è delicato simile a quello dell’aragosta ed è un piatto molto ricercato sulle tavole natalizie. Per un antipasto veloce, si può bollire per circa 15 minuti e, una volta raffreddato, si può condire con olio, limone e prezzemolo o preparare sughi e condire un bel piatto di spaghetti. L’astice è ottimo anche alla griglia o nella famosa “catalana” condito con carote, peperoni e pomodorini.