Il pesce pagliaccio

Il pesce pagliaccio è diventato famoso nel 2003 grazie all’uscita del film Pixar “Alla ricerca di Nemo”, cartone che ha spopolato sin dall’esordio in sala, incuriosendo grandi e piccini grazie alle avventure vissute dai due pesciolini protagonisti.

Oltre alle loro avventure, un altro aspetto che ha frequentemente suscitato curiosità negli spettatori è stato: da dove prende la sua bellissima colorazione il pesce pagliaccio?

Lo scopriremo assieme in questo articolo!

Il pesce pagliaccio viene chiamato in questo modo proprio per la sua particolare colorazione dovuta al melanismo, un eccesso di pigmentazione che varia in più colori, come il rosa, il giallo o l’arancio scuro. Viene anche chiamato “pesce anemone” per via del rapporto di simbiosi che si instaura con l’organismo che gli offre riparo, l’anemone appunto.

I pesci pagliaccio riescono a rifugiarsi tra i loro tentacoli grazie a uno strato di muco che ricopre tutto il loro corpo, riuscendo così a proteggersi da tutti i predatori.

Questi simpatici pesci popolano il Mar Rosso, l’Oceano Indiano e il Pacifico.

Una caratteristica molto interessante rispetto a questa simbiosi è stata studiata e analizzata dal biologo finlandese Sami Merilaita dell’Università di Turku e dall’australiana Jennifer L. Kelley della School of Biological Sciences dell’Università della Western Australia.

Secondo i loro studi le strisce bianche e nere che si trovano su questi pesci servono per far capire al predatore la pericolosità dell’anemone che li ospita.

Lo studio ha infatti dimostrato che i pesci pagliaccio ospitati dalle anemoni con i tentacoli più corti, e quindi più velenose, avevano meno strisce bianche e nere; mentre quelli con più strisce sceglievano anemoni con tentacoli più lunghi, ed erano la maggioranza.

Esistono circa 30 specie diverse nella famiglia dei pesci pagliaccio che si differenziano appunto per il numero di linee bianche e nere sui loro corpi.

Un’altra curiosità interessante su questi pesci è che tutti i pesci pagliaccio nascono maschi e solo una volta adulti possono trasformarsi in femmine. Solitamente l’esemplare più anziano e del rango più elevato è una femmina e nella gerarchia, subito dopo di lei, si trova il maschio con cui si riproduce.

Per concludere, uno recente studio da Orphal Colleye ha evidenziato come il pesce pagliaccio sia anche un grande chiacchierone: emette infatti suoni con frequenza e durata diversi per rafforzare la propria identità sociale. Sono veramente curiosi e pieni di risorse questi simpatici pesci!