Il sushi nasce in Giappone, ma la passione per questa specialità a base di riso e pesce crudo ha visto negli ultimi anni una grandissima diffusione in tutto il mondo. Secondo il giornale Business Week sono oltre 24 mila i ristoranti nel mondo che offrono questo piatto tipico giapponese.
Forse non tutti sanno che l’idea di accompagnare il pesce crudo al riso cotto e acidulato in aceto di riso nasce nel VIII secolo nel sud della Cina e da lì è poi stato introdotto in Giappone. Questa tecnica nasce per conservare il pesce più a lungo visto che all’epoca non esistevano frigoriferi.
Il sushi, molto probabilmente, fa la sua comparsa in occidente nel 1953 durante un pranzo offerto dal principe Akihito ad alcuni ufficiali americani, da quel momento è stata una continua ascesa, fino al bum degli ultimi anni.
Immancabile accompagnato al sushi troviamo anche il wasabi, pasta verde brillante ottenuta dalle radici di una rara pianta, la wasabia japonica. Vista la rarità di questa pianta nei nostri ristoranti non troviamo quasi mai il vero wasabi, ma solamente della pasta di rafano colorata.
Anche lo zenzero è una della componenti fondamentali di un pasto a base di sushi, il suo scopo è quello di rinfrescare e pulire la bocca tra un assaggio e l’altro, per aiutarci a distinguere maggiormente i diversi sapori.
La salsa di soia serve invece per salare il boccone, per non rischiare di rompere la polpetta di riso è sicuramente consigliato bagnare con la salsa solamente il pesce.
Fare il sushi a casa non è sicuramente la cosa più facile, infatti per diventare cuochi specializzati sono necessari due anni di formazione.
La prossima volta, parleremo ancora di sushi, proveremo infatti a darvi qualche consiglio per preparare anche a casa vostra dell’ottimo sushi all’italiana.