Sempre più persone purtroppo soffrono di ipertiroidismo, una sindrome derivante dal malfunzionamento della tiroide.
Questa ghiandola, situata nella parte anteriore del collo ha l’importante ma delicato compito di regolare il metabolismo e la produzione di ormoni, tra le ripercussioni legate al suo malfunzionamento possiamo quindi trovare un aumento di peso, non derivante da un maggiore apporto calorico, ma anche stanchezza, secchezza della cute e ripercussioni su alcuni organi interni, primo tra tutti il cuore.

Per curare questi disturbi è necessario assumere farmaci specifici che integrano nell’organismo gli ormoni che non vengono prodotti dalla tiroide, i risultati benefici vengono però amplificati se accanto a questi farmaci si segue una dieta specifica ricca di iodio.
Tra gli alimenti in cui lo iodio ha una concentrazione maggiore segnaliamo il pesce marino ed i crostacei, ma anche latte e uova.

La parola d’ordine quando si parla di dieta è sempre “variabilità“, quindi un’alimentazione corretta per chi soffre di questa sindrome dovrebbe includere almeno tre porzioni di pesce a settimana, prediligendo il pesce azzurro, soprattutto acciughe nasello e merluzzo, sogliole e cozze.

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