Torniamo al nostro consumatore moderno: lo avevamo lasciato al supermercato, immerso nella vasta gamma di prodotti ittici e denominazioni varie che la globalizzazione e l’epoca attuale offrono. A questo punto della storia gli scenari possibili nei quali si destreggerà saranno due: il nostro amico andrà sul sicuro puntando sull’azienda di fiducia oppure, verrà assalito dal dubbio amletico: quale scelgo?
Siete stati pervasi da un sentimento di empatia e vi siete immedesimati nel consumatore moderno? Anche a voi è capitato di perlustrare la confezione alla ricerca di quel particolare che guidasse la vostra scelta?
Poniamo fine a questo peregrinare senza meta, basta essere informati!
Partiamo dalle basi: quali sono i parametri per costruire la carta d’identità del pesce di qualità?
Prima regola: l’aspetto conta. Le caratteristiche organolettiche sono fondamentali per determinare la freschezza del pesce: odore, colorazione delle branchie e delle carni, aspetto dell’occhio e delle squame, devono essere conservate lungo tutta la filiera ittica, dal momento della pesca a tutte le fasi di lavorazione, confezionamento e trasporto, fino al consumatore finale. L’acquisto di materie prime selezionate, la scrupolosa igiene di lavorazione e il mantenimento della catena del freddo sono garanzia di prodotto di qualità.
Seconda regola: etichetta, impariamo ad interpretarla.
Il nuovo regolamento in materia di etichettatura dei prodotti destinati al consumatore (Reg. CE 1169/2011), tra le novità più importanti impone di:
- migliorare la leggibilità delle etichette (caratteri di stampa più grandi)
- dare maggiore evidenza alla presenza di eventuali allergeni
- rendere più trasparenti le notizie in merito alla composizione e alla provenienza dei vari alimenti
- rendere obbligatorie a partire dal 13 dicembre 2016 le informazioni nutrizionali
La dichiarazione nutrizionale che diventerà obbligatoria dal dicembre 2016, è stata voluta dal legislatore allo scopo di rendere più consapevole il nostro consumatore delle proprie scelte alimentari, con l’obiettivo di contrastare obesità, sovrappeso e varie malattie riconducibili a diete squilibrate.
Detto questo, il nostro consumatore moderno, saprà sicuramente che pesci pigliare!