La leggenda della sposa annegata nel Delta del Po

Tra le spettacolari lagune formate dal Delta del fiume Po, nel territorio di confine tra le provincie di Rovigo e Ferrara sorgono numerosi gorghi.
Quello di cui oggi vogliamo parlarvi è il più grande tra questi, che misura circa sette ettari e che per molti anni ha segnato il confine tra Ferrara e Venezia. Uno specchio d’acqua rimasto tagliato fuori – da quanto? da cent’anni? da mille? – dal corso del fiume per una delle tante mutazioni dell’itinerario che caratterizzano il nostro maggior corso d’acqua quando gli argini che ora lo disciplinano, non lo costringevano a filar dritto verso il mare.

Questo gorgo è stato luogo moltissimi anni fa (si stima nel 1269) della morte di una giovane sposa, non si sa per giustizia o se per amore, noi vi raccontiamo entrambe le versioni, poi diteci quale sia la più affidabile o se ne conoscete delle altre.

Secondo una prima versione – probabilmente romanzata – questo gorgo deve il suo nome ad una fanciulla, promessa sposa ad un ricco signore impostole dalla famiglia ma innamorata di un giovane bello e povero che devastata dal dolore si è gettata in quelle acque poco prima di convogliare a giuste nozze.

Molto diversa invece la versione proposta da Folco Quilici, notissimo giornalista-scrittore, fotografo subacqueo e documentarista, nella quale si narra come in quelle acque sia caduta una carrozza che portava coppia di sposi appena unitasi in matrimonio; andavano alla chiesa vicina verso una taverna per il ricevimento di nozze, ma i cavalli ad un tratto si erano immobilizzati e a galoppo sfrenato erano corsi verso quello specchio d’acque che si apriva oltre l’ultima curva di quella strada. E la erano sprofondati, cavalli, carrozza, sposi. Al terribile volo era sopravvissuto il marito ma non la ragazza, e questo perché lei era una poco di buono, e tradiva il futuro marito ancora prima di consumare.