Lo sai che… Di fronte ad un nemico o se si sente attaccata, ha un’arma di difesa formidabile: spara un liquido nero, tipo inchiostro, rendendo l’acqua torbida e confondendo così i nemici. Non stiamo parlando di un supereroe ma di un mollusco marino chiamato seppia. Il corpo della seppia è di forma ovale, circondato da una pinna a cui sono collegate dieci braccia, due delle quali sono veri e propri tentacoli dotati di ventose. Il colore spazia tra diverse tonalità e i maschi presentano una riga bianca lungo tutta la pinna. Per cucinare la seppia, bisogna privarla di un osso interno chiamato “osso di seppia” o “seppione”, oltre agli occhi e alla sacca che contiene il suo inchiostro, utilizzato per altre preparazioni tipo primi piatti. Non tutti sanno che, un tempo, la seppia era impiegata nella medicina tradizionale: il suo osso era tritato ed usato per creare dentifrici.
Come si pesca? Questo mollusco vive nei fondali non molto profondi e predilige quelli sabbiosi o fangosi. Nel mar Adriatico, vista la scarsa profondità, vive piuttosto lontano dalle coste; nel periodo di deposizione delle uova, ossia in primavera ed autunno, migra verso le rive e non è insolito ritrovare in spiaggia le sue uova chiamate anche “uva di mare” per il loro aspetto simili a chicchi d’uva.
Come si mangia? La seppia è ottima in umido con piselli. Quelle medie possono essere cucinate ripiene mentre le grosse vengono tagliate a striscioline in gustose zuppe o per sughi di pesce. Le seppie piccole, molto pregiate, sono ottime fritte o al forno.
Mangiatelo perché? Le seppie sono adattissime per diete ipocaloriche in quanto 100 gr contengono appena 72 calorie. Ha un alto grado di digeribilità anche se, essendo un mollusco pieno di fibre, può risultare difficile in fase di masticazione. Contengono molti sali minerali come potassio, calcio, fosforo e magnesio oltre ad Omega 3, utili per abbassare il colesterolo.