Le principali modalità di cottura del pesce

cottura_del_pesce

Spesso il pesce può essere un prodotto difficile da cucinare per la sua delicatezza. Le tecniche di cottura sono molteplici e non si discostano più di tanto da quelle della carne. Bisogna però prestare attenzione alle tempistiche: se per alcuni tagli di carne abbiamo bisogno di alcune ore, per il pesce bastano alcuni minuti, altrimenti la lunga esposizione ne rovinerebbe la consistenza.
Oggi vi parliamo dei tre principali tipi di cottura del pesce, ovvero quelli più utilizzati nella cucina italiana.

Cottura al vapore
Per chi è attento alla linea, la cottura al vapore è la tecnica più usata per la preparazione di cibi light: evita il contatto con i liquidi di cottura, ma allo stesso tempo esalta il gusto del pescato mantenendone le proprietà nutritive. Il pesce si potrà dire cotto quando apparirà opaco, si potrà quindi spegnere la fiamma e lasciarlo intiepidire in pentola.

Cottura alla griglia
Indicata soprattutto per le tipologie di pesci grassi poiché il grasso disciolto in cottura insaporisce la carne e rende il pesce più leggero. Anche qui alcuni degli accorgimenti da adottare possono essere una rapida marinatura prima della cottura, con olio e spezie a proprio piacimento, aspettare la giusta temperatura della griglia e adagiare il pesce prima dalla parte che verrà servita al commensale.

Il fritto
Una delle cotture che mette d’accordo sia grandi che piccini è quella del pesce panato e poi fritto, condito con un po’ di sale e una spruzzata di limone a piacimento. Il pesce viene bagnato nel latte, poi panato e condito con qualche aroma, per poi essere adagiato nell’olio, stando attenti che non finisca nel fondo della pentola e si bruci.

Questi sono solo alcuni dei tanti metodi di cottura con cui sbizzarrirsi con il pesce in cucina, a seconda di ciò che piace di più, in base all’occasione e per provare a soddisfare i palati più esigenti. Continuate a seguire il nostro blog per scoprirne tanti altri.