Mangiare pesce fa bene alla salute, si sa, tanto che i nutrizionisti consigliano di mangiare pesce almeno 2-3 volte alla settimana. Il lato interessante, che approfondiremo in questo articolo, è che mangiare pesce aiuta anche a mantenere un cuore sano.
Tra gli elementi che portano più vantaggi nel mangiare pesce, si trovano principalmente i grassi buoni come gli omega-3 e gli omega-6. Questi grassi non fanno ingrassare, anzi, aiutano a ripulire le arterie dai lipidi. Ovviamente tutto ciò aiuta il corretto funzionamento del cuore, che sarà di conseguenza meno affaticato, più tonico e elastico nelle pareti, e con un battito più regolare.
Oltre all’utile apporto che danno i grassi buoni, non è da sottovalutare il carico di vitamine (in particolare A e B), e di sali minerali. Questi ultimi si possono trovare sottoforma di selenio, calcio, fosforo e iodio, in particolare in pesci come sugarelli o alici.
Ultimo vantaggio, ma non per importanza, è che il pesce rappresenta alimento ipocalorico: per ogni 100 grammi di parte mangiabile di pesce, assumiamo circa 100 calorie, ad eccezione dello sgombro che raggiunge anche le 170 chilocalorie sempre per 100 grammi di pesce. La presenza di poche calorie permette anche un’alta digeribilità e una facilità di transito del pesce nel nostro stomaco.
Da sottolineare però che questi vantaggi non sono portati da tutte le tipologie di pesce. Per questo, il consiglio è quello di prediligere tutti i pesci che rientrano nella categoria del pesce azzurro, come il tonno, il pesce spada, le alici o gli sgombri. Questa categoria di pesci, inoltre, è abbondante nei nostri mari, quindi più economica rispetto ad altre tipologie di pesce. Il consiglio è infatti quello di non acquistare pesci d’importazione di provenienza lontana in quanto è sempre più difficile rintracciare il loro percorso di crescita, come per il pangasio vietnamita e persico africano.
È importante infine acquistare e consumare il pesce fresco, evitando ovviamente la frittura o l’aggiunta di ulteriori grassi, che potrebbero in qualche modo mettere in difficoltà l’azione dei grassi buoni come i già citati omega-3 e omega-6. La cottura vincente, ai danni della frittura, è la cottura al forno o al vapore, senza appunto l’aggiunta di condimenti.