Lo sai che? Vi presentiamo il moscardino, un mollusco che vive sui fondali bassi e fangosi molto simile al polpo. Il suo corpo raggiunge una lunghezza massima di 40 cm per circa 700 gr. di peso e possiede otto tentacoli con una sola fila di ventose. Ne esistono di due tipi differenti: uno detto “bianco” e uno detto “muschiato”. Il primo ha un tono più scuro del secondo, che è considerato la specie nobile e che si contraddistingue per il particolare odore che emana e che ricorda, appunto, il muschio. C’è poi anche una terza varietà, detta “fragolino”, adatta a succulenti fritti vista la tenerezza della sua carne.
Come si pesca? I moscardini sono molto diffusi in tutto il Mar Mediterraneo e nel mar Adriatico, dove si pescano la metà dei moscardini prodotti a livello italiano. Viene pescato con la pesca a strascico sondando il terreno fangoso con apposite reti.
Come si mangia? La parte più difficile è sicuramente la pulitura: bisogna eliminare le interiora, la bocca e gli occhi e lavarlo molto bene. Si prepara e si cucina come il polpo: meglio sbollentarlo in acqua fredda non salata con una cottura lenta perché resti tenero. Da evitare anche le cotture prolungate che lo rendono più “stopposo”. E’ quindi consigliabile controllare di tanto in tanto la consistenza, pungendo un tentacolo alla sua attaccatura. Ottimo nelle insalate fredde o in umido “alla veneziana”.