“Muto come un pesce” è un modo di dire che prende spunto dal mondo animale e rimanda al silenzio dei pesci, che sott’acqua non possono parlare. Ma ne siamo proprio sicuri? Studi fatti da varie università nel mondo affermano il contrario, anzi, è stato dimostrato che alcune specie marine, come pesci e mammiferi, non solo comunicano ma sono anche dei grandissimi chiacchieroni ! A seconda della situazione e di ciò che vogliono comunicare, hanno un linguaggio codificato tra loro per trasmette vari messaggi.
Ma c’è di più, secondo gli articoli riportati dagli studiosi della rivista Science, l’area celebrale utilizzata dai pesci per emettere suoni è molto affine a quella di vertebrati terresti quali anfibi, uccelli e primati.
Il mare è quindi un ambiente tutt’altro che che silenzioso: siamo noi umani che non riusciamo a percepire le basse frequenze, senza sapere che i suoni emessi dal mondo marino possono espandersi anche per centinaia di metri, a volte anche chilometri.
Una delle voci marine più conosciute è quella della balena, che emette suoni a bassa frequenza quasi impercettibili all’orecchio umano. Altro mammifero del mondo marino considerato chiacchierone è il delfino, che a differenza della cugina balena, emette suoni simili a click e fischi ancora da codificare con sicurezza.
A quanto pare però non solo loro, ma a tutto il popolo marino piace parlare: i ricercatori hanno infatti registrato e analizzato suoni prodotti anche da ombrine, anguille, rane pescatrici e tanti altri pesci. Si tratta a volte di suoni involontari, dati dal movimento della mascella o dei denti, o ancora dalla contrazione rapida dei muscoli che circondano la vescica natatoria, usata come tamburo. Dalle registrazioni fatte ne sono usciti rumori paragonabili a migliaia di voci insieme, con picchi di volume al mattino presto o durante il crepuscolo.
Insomma, non possiamo più zittire una persona dicendo “acqua in bocca” come fa un pesce, perché questa potrebbe “cantare” lo stesso, e soprattutto non possiamo più accusare Nerone, il nostro pesce rosso, di non essere di compagnia, poiché siamo noi a non essere in grado di percepire le sue lamentele!