Lo scorso marzo a Bruxelles è stata firmata la dichiarazione MedFish4Ever di Malta, un progetto che impegnerà da qui a dieci anni la tutela degli stock ittici del Mediterraneo.
Sicuramente uno dei mari più sfruttati, il Mediterraneo accoglie fino a 12.000 specie marine differenti, e sebbene vi sia una straordinaria biodiversità, cambiamenti climatici e inquinamento stanno logorando il suo ecosistema marino. Qualche settimana fa infatti è scattato il Fish Dependance Day per l’Italia, giorno che decreta l’inizio del consumo di pesce importato da altri Paesi per esaurimento di quello pescato nei nostri mari. Questo progetto, della durata di dieci anni ha proprio l’obiettivo di salvaguardare gli stock ittici, risultati per il 93% eccessivamente sfruttati.
Inoltre “In quanto risorsa condivisa, si tratterebbe di una perdita per tutti, ma sarebbe un durissimo colpo per i pescatori e, in particolare, per la pesca su piccola scala. Essi andrebbero a perdere i loro mezzi di sussistenza, per non parlare del loro antico stile di vita. Una redditività continua e la sostenibilità devono dunque costituire l’obiettivo, rimettendo in moto il settore della pesca.” Questo è quando appare nel sito della Commissione Europea. Si contano infatti 300.000 persone tra lavoratori diretti e indiretti in questo settore. La strategia MedFish4Ever di Malta integra aspetti socio-economici a una migliore gestione del mare.
Progetto sostenuto anche dal WWF che da oltre 15 anni lavora allo sviluppo e al supporto di soluzioni per superare questa situazione e promuovere invece un sistema più efficace e sostenibile per l’ambiente e gli addetti ai lavori.
Si possono trovare tutte le informazioni relative al MedFish4Ever di Malta, al piano completo e agli obiettivi nel documento, presente anche online; per ulteriori dettagli è possibile consultare anche all’interno del sito della Commissione Europea.