Il pesce crudo è stato dichiarato uno dei cibi migliori per il cervello, e per tutto l’organismo. Il merito è da ricercare nei “grassi buoni” che abbassano il colesterolo e regolano la pressione del sangue, stimolando anche il sistema nervoso. Fino a qualche anno fa il pesce crudo non era apprezzato come al giorno d’oggi ma, complici la globalizzazione e l’internazionalizzazione dei mercati, nelle nostre tavole si sono diffuse anche numerose specie che prima raramente venivano considerate.
Ciò che i nutrizionisti consigliano da sempre è consumare almeno due porzioni di pesce la settimana, per mantenere alto il livello delle proteine e di vitamine, importanti per prevenire malattie cardiovascolari. Numerose specie, ciascuna con diverse proprietà, contengono sostanze che il nostro organismo non produce autonomamente e che ha bisogno invece di assimilare attraverso l’alimentazione. Ma ciò che è più importante riguarda proprio l’Omega 3 che tra gli acidi grassi è quello maggiormente in grado di combattere gli stati infiammatori e le loro conseguenze, prevenendo l’invecchiamento precoce dell’intero organismo.
L’omega 3, e numerose altre vitamine e minerali, si conservano meglio nel pesce crudo che altrimenti verrebbero alterati se venissero cucinati in padella o al forno. Numerose altre vitamine termolabili – che perdono cioè le più importanti qualità una volta cotte – sono la vitamina E e quelle del gruppo B. Inoltre il pesce crudo mantiene elevate le quantità di minerali, fra cui zinco, rame e selenio, fondamentali per produrre enzimi e antiossidanti.
Prima di consumare pesce crudo è importante però prestare attenzione che non contenga batteri, per sconfiggere questo rischio – molto diffuso – è bene acquistare solo pesce che è stato precedentemente abbattuto, cioè posto a congelamento preventivo, o lasciato riposare almeno 3 giorni in congelatore ad una temperatura di -18. Il principale batterio è l’anisakis, batterio che vive nell’intestino del pesce è può causare numerosi disturbi nell’uomo.
I pesci migliori, da apprezzare anche a crudo, sono salmone, tonno o pesce spada ma vanno bene numerose anche altre varietà presentate anche sotto forma di carpacci come l’orate, la spigola, la triglia o il dentice. Ad oggi diffusissime sono le tartare preparate tagliando a dadini molto piccoli il pesce, senza però tritarlo. Ma a far da padrone la categoria dei pesci crudi abbiamo ovviamente anche sushi e sashimi, oltre ai classici seppie, aragosta, astice, gamberi o scampi.