Il pesce, uno degli elementi fondamentali della nostra alimentazione, è meglio gustarlo crudo, cotto o al vapore? I gusti alimentari della società contemporanea si stanno lentamente orientando verso il consumo di pesce crudo piuttosto che del pesce cotto o al vapore. Proprio per questo motivo, il pesce crudo è diventato ormai un must anche nei ristoranti più pregiati. Lo scopo di mangiare il pesce crudo piuttosto che cotto o al vapore, è quello di gustare la genuinità e la freschezza del prodotto in sé.

Se si pensa al pesce crudo, molto spesso viene in mente il recentissimo sushi, il carpaccio, anche se in realtà, per pesce crudo si intende anche tutto quel pesce che è cotto fino ad una temperatura massima di 60°C (quindi anche il pesce appena scottato o marinato). Nel gustare il pesce crudo possiamo incontrare moltissimi vantaggi ma anche qualche rischio per il nostro organismo. Per questo scendiamo ora nel dettaglio di quelli che possono essere i diversi lati positivi e i possibili rischi a cui si può andare incontro gustando del pesce crudo.

I vantaggi non consistono principalmente su un maggiore valore nutrizionale del pesce, tuttavia è importante sottolineare come il pesce crudo non contiene sostanze contaminanti che si possono formare invece durante la frittura o la cottura del pesce in contenitori non sempre puliti. Il pesce cotto o il pesce fritto, a differenza del pesce crudo, ha una quantità ridotta di acidi grassi polinsaturi come gli omega-3, ottimi per il nostro organismo. Importante evidenziare anche che se la quantità di pesce mangiata non è esagerata, non vi sono significative riduzioni nell’assunzione di acidi grassi.

Per quanto riguarda i possibili rischi, invece, gustando spesso il pesce crudo, può aumentare la possibilità di contrarre alcune patologie dovute all’assunzione di particolari organismi, microrganismi, batteri o tossine. Per questo, tra le principali patologie che si possono incontrare, troviamo la parassitosi (come nel caso dell’Anisakis), le infezioni dovute all’assunzione di microrganismi, intossicazioni per alimenti contaminati solo da tossine batteriche, e le tossinfezioni, dovute invece all’assunzione di alimenti contaminati da batteri e dalle rispettive tossine.

Nel gustare quindi il pesce cotto o il pesce crudo, fritto o al vapore, bisogna fare molta attenzione alla provenienza del pesce, alla quantità e alla qualità. Quello che importa, è di continuare a consumare il pesce: fa bene, non è troppo costoso, e ci sono migliaia di ricette gustose per prepararlo al meglio.