Quando inserire cozze e vongole nella dieta dei più piccoli?

Cozze e vongole sono molluschi, e rientrano nella categoria dei frutti di mare. Dal punto di vista nutrizionale sono molti i benefici ad essi collegati: dal basso contenuto calorico – solo 60kcal per 100gr – ad un discreto numero di proteine ad alto valore biologico e un basso numero di grassi. Sebbene i benefici legati a questo tipo di alimento sembrino essere molteplici è consigliato un consumo moderato, piccole quantità circa ogni 10 giorni; a causa dell’alto apporto di colesterolo che forniscono è meglio preferire pesci come orate o branzini.

 

Nella dieta dei bambini, gli esperti dello svezzamento consigliano di iniziare ad inserire i frutti di mare nel diario alimentare non prima dei tre anni. La causa sta nell’alto contenuto di istamina, che nei più piccoli potrebbe provocare allergie. Inoltre, se non trattati correttamente, i frutti di mare diventano pericolosi veicoli di germi, metalli pesanti e inquinanti soprattutto se pescati in zone vicino a porti e scarichi. Fino ai tre anni i bambini non possiedono il sistema immunitario sufficientemente sviluppato a difendersi anche dai minori pericoli. 

 

Per avere la garanzia di non provocare nei più piccoli alcun rischio di contrarre allergie o altre malattie vi basterà seguire alcuni semplici consigli. Non consumare mai i frutti di mare crudi: se serviti ai bambini cozze e vongole devono necessariamente avere una cottura di almeno 15 minuti in modo tale che venga raggiunta la temperatura corretta per abbattere gli agenti patogeni, virus o batteri. Consumate prodotti freschi o surgelati per avere la certezza che siano stati sottoposti a tutti i controlli previsti per legge.

 

Inserire cozze e vongole nella dieta dei più piccoli è quindi possibili, a partire dai tre anni per un completo sviluppo del sistema immunitario e assicurandosi la provenienza della materia prima che state acquistando!