Una notizia importante è giunta i giorni scorsi per i pescatori del Lago Trasimeno, 150 mila esemplari di anguilla sono stati immessi nelle acque del lago da parte del personale del Centro Ittiogenico di Sant’Arcangelo aiutati dalla Cooperativa Pescatori del Trasimeno.

La notizia risulta particolarmente significativa in quanto, da sempre, le anguille rappresentano il patrimonio più importante per i pescatori del territorio.

Gli esemplari rilasciati sono giovani esemplari catturati presso le foci di alcuni fiumi del Centro-Sud Italia. Questa azione è di fondamentale importanza in quanto le scorte ittiche di questo prelibato pesce erano ridotte ai minimi termini.

Semine di anguille non si verificavano ormai dal 2009, nonostante sia una delle poche specie ittiche autoctone del lago Trasimeno. Storicamente le anguille hanno sempre risalito il Tevere per trovare un ambiente favorevole nell’ecosistema del lago, caratterizzato da acque calde e poco profonde. Dagli anni sessanta però, a causa della costruzione di sbarramenti artificiali lungo il fiume, le anguille non sono più state in grado di raggiungere il Trasimeno, mettendo così in crisi la popolazione di pescatori dei quali era la principale fonte di reddito.

Solo le periodiche semine hanno permesso di salvare questo prodotto della tradizione locale, consumato in particolare, durante il periodo natalizio.

Ora la cooperativa dei pescatori si augura che questo tipo di iniziative possano avere una certa continuità nel corso degli anni, sia per salvaguardare una delle poche specie autoctone rimaste che per garantire un futuro a quelle famiglie che vivono grazie alla presenza di questo pregiato pesce.

Photo credit: www.parks.it