Saper conservare il pesce: salute e risparmio

“Siamo ciò che mangiamo”, asseriva il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach, sostenendo che l’uomo fosse determinato dal cibo che ingerisce. In effetti la qualità della nostra salute e della nostra vita passa anche attraverso la tavola. La conservazione degli alimenti è, dunque, un aspetto fondamentale per assicurarsi di consumare sempre cibi genuini, che custodiscano intatte le proprietà organolettiche e che non arrechino danni all’ organismo.

Oltre all’aspetto igienico, la conservazione ottimale del pesce permette di ridurre al minimo gli sprechi e di ottimizzare i tempi in fase di acquisizione del prodotto.

Vediamo insieme qualche consiglio utile!

Refrigerazione

La refrigerazione è il sistema più sicuro per conservare i prodotti ittici perché posticipa i processi di degradazione dell’alimento. In sede domestica può essere sintetizzata in questi brevi passaggi:

  • asportazione del pesce fresco dal contenitore in plastica
  • lavaggio
  • eviscerazione
  • ulteriore lavaggio per eliminare i residui di scarto
  • disposizione in vaschette forate (per permettere la scolatura)
  • copertura integrale del pesce con il ghiaccio

Il prodotto ittico deve essere mantenuto ad una temperatura costante di 0°.

Il potenziale di conservazione si aggira attorno ai 3 giorni.

Conservazione in frigorifero

Se abbiamo deciso di consumare il pesce entro 24 ore, o entro al massimo un paio di giorni, conviene conservarlo in frigo, per averlo a portata di mano, già pronto alla cottura. L’Importante è seguire queste semplici accortezze:

  • disporlo in un contenitore chiuso
  • coprirlo con della pellicola per alimenti al fine di evitare disidratazione e contaminazione con altri prodotti
  • riporlo nello scomparto più freddo del frigo

In entrambi i metodi di conservazione è buona norma scrivere sulle confezioni la data d’acquisto.

Nel caso della refrigerazione è utile porzionare il prodotto per evitare sprechi e favorire il consumo familiare in fase di cottura.

Il tempo di conservazione, inoltre, varia in base alle differenti specie di pesce. I pesci magri come il merluzzo, si conservano più a lungo, rispetto a pesci grassi come il tonno e il salmone.

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