Una ricetta tipica veneziana che racchiude tutta la storia e la tradizione della laguna: le sarde in saor. Un piatto povero che con il tempo è diventato il simbolo della cucina regionale. Abbiamo le prime notizie di questa ricetta già nel 1300 e sembra che sia nata per l’esigenza dei marinai veneziani di conservare il pesce durante le lunghe traversate in mare. Le cipolle e l’aceto permettevano di mantenere per diversi giorni il pesce commestibile, si usavano anche molte spezie, come cannella, pepe, coriandolo e garofano. Questo piatto è ancora cucinato da tradizione nella notte della festa del Redentore, che cade la terza domenica di luglio.
Vediamo assieme come prepararle!
Difficoltà: media
Tempo di cottura: 20 minuti
Ingredienti:
- 500 gr di sarde;
- 1 kg di cipolle bianche;
- Farina;
- Olio di arachide;
- Olio di oliva;
- 100 gr di pinoli;
- 50 gr di uvetta sultanina;
- 1 bicchiere di aceto di vino bianco;
- 1 cucchiaio di zucchero di canna.
Preparazione
Per prima cosa inizia pulendo le sarde, aprile a libro, togli coda e spina centrale, lavale e poi sgocciolale bene. Una volta pulite infarinale e friggili in abbondante olio di arachidi, una volta fritte per bene da entrambi i lati, toglile e adagiale su un foglio di carta assorbente per togliere tutto l’olio in eccesso. In un’altra padella metti a scaldare l’olio d’oliva in cui far dorare le cipolle affettate finemente, una volta pronte versa sopra l’aceto di vino bianco e lasciale sfumare. Aggiungi nella pentola lo zucchero, sistema le sarde in un recipiente facendo degli strati con l’aceto e le cipolle, unisci poi l’uvetta strizzata e i pinoli. Prosegui il procedimento fino a finire le sarde che devono essere ben ricoperte da questa marinatura. Copri il recipiente e lascia le sarde in saor a decantare in un luogo fresco, per almeno un giorno, ma non nel frigorifero.
Et voilà! Le tue sarde in saor sono pronte per essere gustate, buon appetito!