Stranezze marine

Pesci che camminano, sfere di cristallo, cofani, fate pelose e piagnoni.

I fondali marini sono popolati da una miriade di pesci dall’aspetto curioso e originale, immergiamoci in questa una carrellata di pesci strani.

Corpo tozzo, dorso leggermente incurvato e ventre prominente, una varietà di pesce rosso con uno sguardo tenerissimo.

La caratteristica che lo contraddistingue risiede infatti in quei due occhioni languidi inseriti su due prominenze carnose, rivolti verso l’alto. Più che un pesce un cartone animato, tanto da essersi guadagnato il nome di Celestial piagnone. Tenero.

Addentriamoci ora nelle caverne del Messico nordorientale alla ricerca dell’Astyanax fasciatus, noto come caracide cieco delle caverne.

Il suo amore per la vita solitaria nelle caverne lo ha condotto verso la naturale perdita di occhi funzionanti, poiché sarebbero inutili. Per orientarsi nel buio delle caverne utilizza un metodo particolare: quando nuota apre e chiude la bocca, inghiottendo una piccola quantità di acqua che crea impercettibili vibrazioni con una frequenza che supera di molto quelle degli altri pesci. Il caracide si orienta dunque ascoltando gli schiocchi della sua bocca. Solingo.

Conosciamo meglio il calamaro di vetro, un discendente delle Cranchiidae.

Corpo dall’aspetto terso e cristallino, decorato da eleganti pois, molto simile a una sfera di cristallo. Gli esemplari giovani se la spassano galleggiando sulle acque superficiali, lasciandosi irradiare dal sole, in questo modo la loro trasparenza li rende invisibili. Fragile.

Un pesce dal look underground, caratterizzato da un aspetto rigido, si parla di Ostracion cubicus, noto come pesce scatola o pesce cofano. La forma simile a quella di un parallelepipedo è dovuta allo scheletro osseo esterno che ne protegge l’intero corpo, escluse le pinne. Se disturbato secerne un muco tossico. Inflessibile.

Pesce rana, appartenente al genere degli Antennarius, soggiorna alle Isole Salomone. Non si lascia scalfire dallo stress di tutti i giorni, non agita neppure le pinne per nuotare. Si muove infatti camminando sorretto da vigorose pinne pettorali. Passa le sue giornate facendo lunghe passeggiate sui fondali marini, quando ha fame si accovaccia tra i coralli e aspetta che passi qualche preda, senza lasciarsi prendere dall’ansia. Indolente.

Amante dello stile “nature”, la galatea delle spugne Lauriea siagiani sbandiera con orgoglio la sua peluria rosa, e ne ha fatto il suo punto di forza. Questo crostaceo, soprannominato per il suo aspetto incantato “granchio fata”, vive mimetizzato in mezzo alle spugne, passando inosservato grazie alla sua fitta lanugine. Anticonformista.

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