Secondo una recente ricerca condotta negli Stati Uniti su più di 2700 americani over 65, gli anziani che mangiano pesce almeno due volte la settimana contribuirebbero ad allungare di almeno 2,2 anni di vita la loro esistenza, in particolare se il pesce consumato è ricco di acidi grassi omega3.
Le specie ittiche più indicate a questo proposito sarebbero quelle che rientrano nella categoria del pesce azzurro, ovvero tonno, salmone, sgombro, aringhe, sardine ed acciughe.
Il motivo alla base di questa straordinaria scoperta è che mangiando regolarmente pesce si incrementano nel sangue i livelli di omega3 aumentando quindi la possibilità di abbattere il rischio di mortalità del 27% e il rischio di morte per patologie cardiache del 35%.
Da tempo è risaputo che il pesce è un alimento importantissimo da inserire in una dieta sana ed equilibrata per l’organismo.
E lo dimostra il fatto che popolazioni come quella Giapponese ad esempio, che notoriamente consumano grandi quantità di pesce, detengano il primato di longevità.
Alla luce di questa scoperta si evince che il consumo regolare di pesce per tutta la vita, non può che esserci di grande aiuto per contribuire al nostro benessere e per affrontare la terza età con energia ed in buona salute.
Photo Credit: liquida.it