Brutto e pericoloso, ma… che bontà!

Lo sai che… di solito, quando si vuole offendere una persona non di bellissimo aspetto, si dice “sei brutto come uno scorfano!”. In effetti, la bellezza non è uno dei pregi di questo pesce, appartenente alla famiglia delle Scorpaenidae, e che, sicuramente, sta meglio in una delicata zuppetta di pesce. Lo scorfano si trova in commercio più comunemente con una lunghezza tra i 20/30 cm anche se realmente può raggiungere i 60 cm e 3-4 kg di peso circa. Oltre che non bellissimo, è anche pericoloso, in quanto le spine della pinna dorsale, contengono delle ghiandole che secernono un veleno che, in caso di puntura, può, in rari casi, portare a perdita di coscienza e vertigini. Il colore è in genere rosso vivo ma può presentarsi anche rosa, bruno con una macchia nera al centro della pinna dorsale. Si affezionano molto al territorio e vivono principalmente su fondi fangosi o rocciosi tra i 20 e i 200 metri.

Come si pesca? Si può catturare sia con lenze che con palamiti o reti a strascico. È diffuso nell’Oceano Atlantico orientale, dalle isole britanniche, al Marocco, nelle Canarie, nelle Azzorre e nel Mar Mediterraneo.

Come si mangia? Le sue carni sono molto pregiate; il gusto è delicato ed è d’obbligo in brodi e zuppe come il caciucco alla livornese, oppure in umido con il pomodoro. Buonissimo anche sfilettato con una leggera panatura al forno o al cartoccio.

Mangiatelo perché… Lo scorfano è ideale per le diete ipocaloriche, è povero di grassi ma ricco di proteine e sali minerali come lo zinco e il potassio.