Lo sgombro: tanti nomi, un’unica, sana prelibatezza

Lo sai che? Ogni regione di Italia chiama il pesce sgombro in maniera differente? C’è chi lo chiama maccarello, chi lacerto, in latino è scomber scombrus ma per tutti è conosciuto come sgombro. È un pesce azzurro dal corpo allungato e affusolato con occhi grandi e bocca a punta. Dal dorso partono delle righe verticali nere che arrivano all’altezza della linea laterale, il ventre è di un colore bianco argenteo mentre le pinne sono grigio-azzurre. Raggiunge eccezionalmente una lunghezza di 50 cm e il peso di un chilo durante il ciclo vitale

Come si pesca? Si pesca in grandi quantità con le reti da circuizione. La sua stagione è la primavera, in quanto è il periodo in cui depone le uova e si avvicina più facilmente alla costa.

Come si mangia? Le sue carni sode e il suo gusto leggero lo rendono indicato per qualsiasi tipologia di ricetta: per un primo gustoso, fritto con un po’ di farina, trasformato in leggere polpette o ancora alla griglia. Lo sgombro si presta molto conservato sott’olio e inserito in fresche insalate per un primo o un secondo adatto all’estate sotto l’ombrellone.

Mangiatelo perché. È uno dei pesci maggiormente consigliati nelle diete in quanto, oltre ad essere come tutti i pesci azzurri ricco di Omega 3, è una vera miniera di vitamine e proteine. Solo 168 calorie per 100 gr. di prodotto: un ottimo requisito per mantenersi in forma!