E’ stata richiesta con estrema urgenza, l’attivazione della procedura per il riconoscimento dello stato di calamità naturale per la moria di vongole nella laguna del Canarin a Porto Tolle.
A causare l’eccezionale moria di molluschi è la persistenza della piena del fiume Po che determina un continuo abbassamento della salinità degli specchi d’acqua in cui vengono allevate le vongole.
La moria, si stima abbia già prodotto danni per oltre 7 milioni di euro e preoccupa fortemente tutti gli operatori professionali del settore, soprattutto perché se la situazione permane avrà l’effetto di rendere improduttiva la laguna per almeno 24 mesi con conseguente aggravarsi del danno economico.
Tuttavia le cause della perdita di questa enorme quantità di prodotto non sono interamente da attribuire ad un evento calamitoso imprevedibile. Per quanto infatti la piena del Po possa dirsi di notevole entità, essa in realtà va ad aggravare una situazione ambientale già fortemente compromessa.
Le cause di questo dramma sono riconducibili anche al progressivo aggravarsi del degrado ambientale e al fatto che non sono stati eseguiti i necessari interventi idraulici di vivificazione delle lagune per la mancanza dei finanziamenti da destinare al miglioramento ambientale.
Questi ambienti, infatti, se abbandonati, a se stessi, tendono ad un inesorabile interramento, le bocche di comunicazione con il mare si chiudono e tutta l’area si trasforma in un bacino d’ acqua stagnante e paludosa.
E’ chiaro che se non verranno messi in atto seri provvedimenti, la morte delle vongole a questo punto sarà continua ed inevitabile.