C’è un detto che dice: “l’ospite è come il pesce, dopo tre giorni puzza”. Il significato è quello di spiegare che la permanenza in qualità di ospite a casa di amici e parenti, non deve essere esageratamente lunga. Tuttavia è, anche, dimostrazione del fatto che le caratteristiche organolettiche dei prodotti ittici sono fondamentali per riconoscere freschezza e bontà di ciò che si porterà in tavola. I figli di pescatori e gli amanti della pesca lo sanno bene e sembrano sfoggiare una capacità innata quando si tratta di scegliere la partita migliore per le loro preparazioni.
Annota questi piccoli consigli per fare come loro!
Affidati ai sensi
Il modo migliore per assicurarsi che il pesce sia fresco è quello di fidarsi dei propri sensi.
- Fai ricorso alla vista e osserva con attenzione il prodotto:
- gli occhi devono essere brillanti, sporgenti e con la cornea trasparente. Una discriminante è la presenza di una sostanza apparentemente gelatinosa e mucosa sotto la pupilla.
- Le squame devono aderire alla pelle e le carni devono apparire compatte, ricoperte da un gel dall’aspetto viscoso e assolutamente non secche.
- La pelle deve essere elastica e presentare il naturale muco cutaneo trasparente.
- Le branchie devono essere di colore rosso vivace e turgide.
- La colonna vertebrale si spezza facilmente.
- Usa l’olfatto: l’odore delle branchie e della cavità addominale deve essere leggero, non invadente e assomigliare a quello delle alghe marine.
Attenzione alle etichette
L’analisi sulla qualità del prodotto deve necessariamente passare anche attraverso la lettura delle informazioni che il distributore di prodotti ittici ci fornisce.
L’etichetta è esplicativa e funge da “carta d’identità” del pesce. Vediamo insieme cosa ci dice:
- Informa sulla specie che stiamo acquistando
- Fornisce dettagli sulla modalità di pesca e se proviene da allevamento o meno
- Dichiara se è fresco o decongelato
- Localizza la provenienza
Ora non ti resta che correre sul sito di Finpesca e sbizzarrirti in cucina!